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Tuta alare: morto il russo Valery Rozov nel lancio dall’Ama Dablam


Ancora un incidente mortale durante un lancio con la tuta alare, il cosidetto Base Jump, ma visto l’elevato numero di incidenti, da considerare quasi come la “roulette russa”.
Questa volta è toccato a Valery Rozov, famoso base jumper russo, morto in seguito a un incidente avvenuto dopo il lancio dalla montagna sacra Ama Dablam (Quota 6814m) in Nepal. Russo, 52 anni, atleta del team Red Bull, era diventato molto famoso negli ultimi anni per alcuni suoi lanci spettacolari proprio dalle montagne himalayane.

Un anno fa Rozov aveva stabilito il record mondiale per il lancio con la tuta alare più alto mai eseguito, da quota 7700 metri sul Cho Oyu. Si era anche lanciato dall’Everest, da quota 7220 metri.
Salite impegnative di alpinismo e poi discese volando con la tuta alare; ma per realizzare questa variante del sogno di Icaro, cioè di esseri umani con ali, le vittime ormai sono davvero troppe. L’anno scorso a Chamonix sono stati vietati i lanci con la tuta alare, visto che alcuni si sono schiantati anche in prossimità delle case.

Giancarlo Costa

Snowboarder, corridore di montagna, autore per i siti outdoorpassion.it runningpassion.it snowpassion.it e bici.news. In passato collaboratore della rivista SNOWBOARDER MAGAZINE dal 1996 al 1999, collaboratore della rivista ON BOARD nel 2000. Responsabile tecnico della rivista BACKCOUNTRY nel 2001. Responsabile tecnico della rivista MONTAGNARD e MONTAGNARD FREE PRESS dal 2002 al 2006. Collaboratore della rivista MADE FOR SPORT nel 2006.